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HBIM | SCAN TO BIM – Dal Rilievo Laser al BIM

By novembre 11, 2020 No Comments

Dal Rilievo Laser al BIM | Palazzo comunale a Castel Di Ieri (AQ)

Dalla necessità di digitalizzazione del patrimonio esistente, tecnologie sempre più sofisticate, ci consentono di ottimizzare l'intero processo di rilievo e restituzione del manufatto edilizio, tramite la creazione di modelli 3D complessi ed intelligenti. Applicare la metodologia BIM alle costruzioni esistenti e disporre del modello digitale dell'opera, ci permetterà di gestirne in maniera ottimale la pianificazione dei futuri interventi di restauro ed il monitoraggio del degrado architettonico e strutturale dell'edificio, attraverso l'utilizzo e l'interrogazione del modello e dei dati in esso presenti. Ad oggi risulta infatti indispensabile, attivare un piano di digitalizzazione, allo scopo di migliorare la trasparenza e la precisione delle informazioni, l'archiviazione ed il controllo del modello digitale, ed ottimizzare quindi interventi di riqualificazione e manutenzione dell'opera. Questa necessità ci porterà ad introdurre un nuovo acronimo: HBIM (Heritage | Historical BIM), il BIM applicato al patrimonio esistente.

La tecnologia Laser Scanner, risulta, ad oggi, il miglior strumento di restituzione dell'ambiente costruito, sia per la velocità di ottenimento dei dati, sia per la capacità di acquisizione millimetrica delle informazioni acquisite, che per la possibilità di adattarsi perfettamente all'interno del flusso di lavoro BIM. Il rilievo con Laser Scanner si basa su una tecnica di rilevamento a scansioni tramite l'acquisizione di nuvola di punti. I rilievi fotografici combinati con i dati interni della nuvola ci hanno fornito un set di dati master per il progetto e le basi per un modello BIM altamente dettagliato .L'utilizzo di software come Autodesk Recap (reality capture) ci ha permesso di elaborare le scansioni laser effettuate in formato di file *fls ed *e57 generando la nuvola di punti, una "fotografia" del costruito utile a supportare la restituzione digitale del manufatto. Tramite il post-processo dei dati di rilievo è avvenuta la registrazione delle informazioni, la pulizia, il monitoraggio, la misurazione, la suddivisione in regioni e la geo-localizzazione della nuvola di punti.

Elaborata ed ottimizzata, la nuvola di punti in Recap, è stato quindi possibile inserirla all'interno del software Autodesk Revit per la realizzazione del modello digitale potendone riprodurre con precisione millimetrica i singoli componenti costruttivi: dalla struttura portante ai dettagli architettonici, cornici, finestre, paraste, materiali... raggiungendo il livello di LOD previsto per le singole parti.

Dal modello digitale, è stato possibile ricavarne tutti gli elaborati grafici richiesti, combinare dati fotografici a zone danneggiate per il controllo del degrado, implementare tutte le informazioni utili e rendere quindi disponibile il file del modello realizzato a terze parti per eventuali e futuri interventi di riqualificazione grazie anche alla possibilità di conversione di file in *IFC in grado di operare su software esterni senza perdita di dati ed informazioni utili al progetto.